Nel caos della visione PD sulle province, tradotta in riforme choc che stanno portando al dissesto enti esistenti che dovevano essere aboliti, la Polizia Provinciale è rimasta al suo posto a controllare la viabilità provinciale regionale oltre che altre forme di illeciti su caccia, pesca ed agricoltura.

Ad assistere i pochi agenti presenti ci sono le c.d. Guardie Ambientali Volontarie (GAV) che, in forza alla l. 266/1991, svolgono compiti di prevenzione, vigilanza e salvaguardia come Pubblici Ufficiali, a titolo gratuito. Nel novembre scorso il Comandante della Polizia Provinciale di Pisa ha sospeso tre di queste persone infliggendo sospensioni corpose (12, 24 e 30 mesi) per – pare – un controllo documenti a un cacciatore, effettuato con zelo eccessivo, secondo l’accusa inappellabile.

Visto che la Regione ha funzioni di indirizzo e coordinamento tecnico su questi enti, si prenda la briga di verificare quanto accaduto. Perché anche se ormai certa politica dà per scontato che i servizi pubblici in Toscana si reggano sul volontariato – basti pensare al 118 – chi presta gratuitamente il proprio tempo ad attività di pubblico interesse merita la massima tutela e attenzione. Soprattuto quando alza mano per dire “secondo me ho subito un’ingiustizia”.

ENRICO CANTONE