Abbiamo votato contro al Regolamento di attuazione della legge regionale sulla caccia e della c.d. Legge Remaschi.

Impossibile votare a favore: questo regolamento di cento articoli rappresenta la vera disciplina della legge sulla caccia e guarda caso non arriverà in Consiglio Regionale, perché per questo tipo di atti basta il parere della Commissione. Almeno siamo riusciti ad ottenere le sanzioni per quelle ATC che contravverranno all’obbligo previsto di pubblicità per atti e sedute. Ancora una volta avevano previsto una regola senza prevedere la sanzione per chi la viola.

Apprezziamo il lavoro importante di audizioni svolto in Commissione, ma il testo della giunta è arrivato di fatto blindato. Molte le incongruenze e assurdità: si prevede in un articolo una densità di massimo un cacciatore ogni 13 ettari e poi due articoli dopo si ammettono di diritto tutti i cacciatori dell’ATC di residenza.

Per non parlare delle “oasi di protezione” la cui gestione è messa in capo all’ATC. Praticamente le zone di protezione dalla caccia le gestiscono i cacciatori. Invenzione tutta Toscana e non contemplata dalla L. 157/92 che cercheremo di rimuovere con una proposta di legge dedicatache cercheremo di rimuovere con una proposta di legge dedicata.

Purtroppo la maggioranza che ha smantellato la Polizia Provinciale e soppresso il Corpo Forestale dello Stato si conferma poco sensibile alla necessità di operare sulla caccia aumentando i controlli. Questo significherà purtroppo che la degenerante crescita dei fenomeni di bracconaggio, culminati nell’increscioso episodio del lupo esposto a Suvereto, è destinata a continuare ancora”.

IRENE GALLETTI