Tre azioni per costruire in Toscana una rete efficiente per gestire le prestazioni in emergenza o programmate per cui è necessario l’impiego della camera iperbarica. Questo l’impegno riportato in una mozione regionale presentata dalla Capogruppo Irene Galletti, che ricorda come la problematica sia già nota alla Regione in quanto già sollecitata da un’interrogazione presentata, quasi un anno fa, sempre dal Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.
La mozione richiama il caso della camera iperbarica di Pisa, dislocata al Santa Chiara e ferma per lavori da 17 mesi. Ad un’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle nel 2021, la AOUP rispose di aver verificato la possibilità di aggiornare la vecchia macchina (con circa 30 anni di servizio alle spalle) e ristrutturarla, avviando le procedure di gara, aggiudicate a fine settembre, con adesione a fine dicembre, con un cronoprogramma che prevedeva la conclusione dei lavori “comprese le fasi di collaudo, prove di funzionalità e verifiche tecniche previste, entro il primo trimestre 2022.” Ma così non è stato.
Inoltre, da un’intervista a Paolo Malacarne ex primario di rianimazione dell’ospedale di Santa Chiara si è appreso come, oltre ai 200 mila euro di manutenzione spesi per la camera iperbarica di Pisa, sia stata investita anche una notevole somma per l’accreditamento di una struttura privata di Massa, attualmente l’unica camera iperbarica in funzione sulla costa e che oggi, per continuare a svolgere la propria funzione ha bisogno di altri e maggiori fondi dalla Regione. Il timore è che la richiesta del privato prevalga sul pubblico, ritardando ulteriormente il rientro in funzione del macchinario in servizio presso l’ospedale pisano.
Per scongiurare questa ipotesi la mozione presentata in questi giorni dalla Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale Irene Galletti, chiede alla Giunta di tutelare il servizio sanitario regionale rafforzando la centralità dell’offerta pubblica in un sistema che metta in rete, in maniera efficiente, le camere iperbariche della nostra Regione. E questo può essere fatto in tre mosse:
“garantendo la piena efficienza e funzionalità dei macchinari presso gli ospedali di Portoferraio, Pisa Santa Chiara, oltre a quello presso Careggi, anche utilizzando i fondi a tal fine messi a disposizione dal PNRR, in un sistema di rete di camere iperbariche ad alta efficienza anche temporale, con il personale sanitario dedicato che serve a tale scopo”;
“pianificando una estensione della rete, con nuove camere iperbariche sul territorio, in modo da garantire anche la loro funzione tempo dipendente;
Rinunciando a finanziare ulteriori convenzioni di accreditamento oltre la data di riapertura al pubblico del centro di Pisa, se non in caso di impossibilità dello stesso centro di soddisfare le richieste, preferendo investire in personale in modo da impegnare il macchinario al massimo delle sue capacità.”
Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, in una nota inviata alla stampa.