“Da tempo, grazie anche alle tante segnalazioni di cittadini ed associazioni, avevamo segnalato al Ministero alcune anomalie e forti preoccupazioni in merito, da ultimo anche durante il mio incontro con il Ministro Sergio Costa a Roma due settimane fa. Bene fa dunque il Ministero nel pretendere la piena tutela delle aree protette apuane, un paesaggio straordinario che occorre proteggere. Ed è responsabilità della politica guidare la transizione economica verso la diversificazione, evitando il ricatto occupazionale delle centinaia di lavoratori del distretto lapideo ed avendo coraggio sui temi ambientali. Ho già predisposto un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali urgenti iniziative intenda porre in essere al fine di ottemperare alle richieste del Ministero dell’Ambiente, così come una richiesta di audizione alla commissione consiliare per audire la presidenza e la direzione del Parco Apuane.”
Esordisce così Giacomo Giannarelli, Presidente del Gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, nel commentare la notizia che il Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla Regione Toscana ed al parco delle Alpi Apuane di fare chiarezza sulla possibile riattivazione di cave nelle Alpi Apuane, verificando che non vadano in alcun modo a coinvolgere le aree tutelate, ossia le Zone di protezione speciale (Zps) e le Zone speciali di conservazione (Zsc).
“Mentre nel Comune di Carrara si è posta particolare attenzione alla tutela dell’ambiente nel contesto dell’attività estrattiva grazie al Regolamento degli agri marmiferi e dei Piani attuativi dei bacini estrattivi (Pabe), nel Comune di Massa deve intervenire il Ministero per richiamare chi di dovere al rispetto degli habitat naturali e della biodiversità nelle Alpi Apuane”.