Rifiuti, il Movimento 5 stelle sposa il modello Treviso. Il consigliere regionale Giacomo Giannarelli: “Per il Valdarno empolese potrebbe essere la soluzione”.
Parliamo del pieno sviluppo dell’economia circolare. “Lo diciamo da tempo: per noi il modello cardine – spiega Giannarelli – è quello del Consorzio intercomunale Priula che gestisce oggi l’intero ciclo dei rifiuti urbani di 23 municipi nel territorio provinciale di Treviso. Parliamo di quasi centomila utenze”. Un modello promosso dal consigliere Giannarelli e che si caratterizza “Per la raccolta porta a porta spinta e per una tariffa a commisurazione puntuale: insomma, chi produce più rifiuti paga di più, chi ha un comportamento virtuoso, rispetta il riciclo e dunque l’ambiente paga di meno”.
Per Giannarelli è ora di piantarla con l’incenerimento dei rifiuti: “In Toscana c’è un utilizzo eccessivo di discariche e inceneritori. Il piano regionale prevedeva per il 2020 il raggiungimento di una soglia minima del 70 per cento di raccolta differenziata. A oggi siamo a circa il 50 per cento. Sempre nel 2020 – insiste – era previsto l’obiettivo del conferimento in discarica di un quantitativo massimo del 10 per cento sul totale dei rifiuti: oggi siamo fermi al 40 per cento. Mancano impianti di riciclo e recupero: di questo – conclude – deve occuparsi la buona politica, così da creare anche investimenti e posti di lavoro. L’attenzione all’ambiente può infatti essere una ricchezza anche dal punto di vista occupazionale, basta fare le cose con lungimiranza e competenza”.
Intervento di Giacomo Giannarelli durante l’evento Rifiuti Zero di Empoli (19 maggio 2019).