Da 12 giorni la sanità toscana subisce l’errore compiuto dal Partito Democratico in sede di approvazione della riforma: lo stralcio richiesto da Marras e Rossi e votato dal PD ha prodotto una legge che presenta come di nuova istituzione le 12 Aziende USL soppresse dalla legge stessa, attualmente senza direzioni, rendendo i tre direttori generali della macro Aziende USL responsabili di organismi senza ambiti di riferimento.
“Questo problema non è formale ma sostanziale, a meno che il PD non voglia convincere la popolazione che quanto scritto in una legge, esercizio della sovranità popolare, possa essere ignorato.
Da 12 giorni la sanità toscana è senza organismi amministrativi e se un cittadino qualsiasi volesse rivalersi per un danno subito oggi non avrebbe un referente legittimo, e per questo la spunterebbe in qualsiasi tribunale” hanno aggiunto. “Il tentativo di Marras di minimizzare l’errore ha il pregio di darne l’ampiezza: in questa legge infatti serve la ruota della fortuna per capire quante sono le Aziende USL definite. Abbiamo le 12 resuscitate la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, senza direttori, e abbiamo citate le 3 macro Aziende, senza ambiti territoriali di riferimento, più le tre universitarie. Quante sono le aziende sanitarie: 12, 15, 3 o nessuna? I responsabili di questo errore si devono dimettere, in primis Stefania Saccardi”.
La verità è che pur di evitare il referendum il PD ha reagito istericamente con uno stralcio della legge che nelle sue conseguenze dimostra quanto il governo della regione sia oggi in mano a irresponsabili. Questo è ancora più grave se si considera l’assenza di reazione da parte di ogni soggetto garante, per primo Eugenio Giani per il quale chiederemo alle opposizioni di sostenere la nostra mozione di sfiducia.
Il PD si rassegni, arriveremo al referendum. Questo è solo l’inizio: stiamo ultimando l’analisi di un’altra anomalia sostanziale della riforma che a breve annunceremo e porterà alla sospensione della legge”.