Siamo costretti anche oggi a verificare il caos organizzativo degli ospedali toscani. A Empoli, Lucca, Pistoia, Prato, Grosseto, Massa, Viareggio, Livorno, il Sistema Sanitario Toscano mostra tutti i suoi limiti. Ripetiamo da tempo che il modello organizzativo degli ospedali toscani è insufficiente e solo la miopia gestionale della politica portata avanti da Rossi-Saccardi può continuare a pensare ad una sanità di eccellenza nella nostra regione.
Certo che il picco influenzale non ha aiutato in questi giorni di festa ad organizzare al meglio i pronto-soccorsi della regione, ma sarebbe del tutto demagogico utilizzare questa giustificazione e ignorare che i tagli della controriforma voluti dal PD rappresentano la causa principale dei disservizi. Purtroppo ci tocca segnalare anche veri e propri casi di malasanità organizzativa, e le inefficienze che i cittadini stanno verificando sulla propria pelle. Prima di ogni altra questione i tagli hanno riguardato proprio il numero dei posti-letto negli ospedali e questo ha contribuito in modo sostanziale alla congestione dei pronto-soccorsi, con attese nelle barelle fino a 72 ore.
Preoccupa il colpevole silenzio della giunta, incapace anche solo di ipotizzare una necessaria autocritica! Denunciamo ancora una volta il malgoverno della sanità toscana e annunciamo nei prossimi giorni ulteriori interrogazioni al presidente Rossi, primo responsabile della deriva di uno dei migliori servizi sanitari del mondo (ricordiamo che è stato assessore alla sanità per ben due mandati e per altri due presidente della giunta regionale).