Un atto per impegnare la Giunta regionale a riferire urgentemente in Aula sulle questioni che hanno portato le sigle sindacali, che difendono i sanitari toscani, a scontrarsi duramente con la Regione e a minacciare lo sciopero generale. Lo scrivono in una nota Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana e Silvia Noferi, Consigliera regionale M5S.
“La sanità toscana è in rivolta e minaccia lo sciopero generale. Le maggiori sigle sindacali hanno già proclamato lo stato di agitazione – scrivono Galletti e Noferi – con un serie di iniziative sui territori che potrebbero culminare a ottobre in una grande manifestazione regionale sotto il Palazzo della Giunta toscana. Non proprio una doccia fredda per chi governa la Regione visto che il malcontento dei sanitari era evidente già da tempo, ma un bagno di realtà che potrebbe avere una serie di gravi ripercussioni sui servizi dedicati alla salute.”
“La Toscana felix dell’eccellenza sanitaria è ormai un lontano ricordo – chiariscono le pentastellate –. Ben prima che Giani e la pandemia intervenissero, la situazione era quasi quotidianamente emergenziale. I tagli lineari agli investimenti in salute operati dalla Giunta Rossi e il modello di intensità di cura, avevano già portato il sistema sanitario regionale sull’orlo del collasso. E chi governa oggi, con opinabile talento visti i risultati della campagna vaccinale, si trova a dover gestire un problema strutturale con un deficit di budget di 400 milioni, già a metà anno, e con un numero di assunzioni da fare pari a 2mila unità entro il 2022, necessarie, a detta dei sindacati, per scongiurare che la sanità toscana affondi.”
“In questa situazione gravemente preoccupante il Presidente Eugenio Giani e l’Assessore alla Salute Simone Bezzini non possono più permettersi di fare orecchie da mercante, devono riferire al Consiglio regionale e ai toscani come intendono salvare il nostro servizio pubblico sanitario.”
Così Irene Galletti e Silvia Noferi, Consigliere regionali del Movimento 5 Stelle.