Andrea Quartini, primo firmatario della mozione bocciata, ha detto questo prima del voto negativo del Consiglio Regionale. Vi chiediamo di leggere questo piccolo contributo della nostra rivoluzione culturale. Noi non molleremo mai.
“Mi duole questa resistenza, questa mozione va in una direzione ecologica. La capacità del sistema di indurre un percorso di rivoluzione culturale vera. Voglio ricordare che entro il 2050 è prevedibile la desertificazione della Sicilia. Cosa c’entra? C’entra eccome perché noi stiamo deforestando questo pianeta per nutrire dai 19 ai 39 miliardi di capi di bestiame. Bestiame che produce metano, voglio ricordare 40 volte più potente dal punto di vista di coperta termica, quindi oltre a deforestare amplifichiamo l’aumento della temperatura del pianeta. Se non si interviene celermente su questo sarà complicato salvare l’ecosistema del pianeta.
Allora io dico “cominciamo da piccoli passi”. Cominciamo a incoraggiare una dieta diversa. Noi sappiamo che una dieta onnivora necessita di un consumo di suolo di 4000 metri quadrati. Una dieta vegetariana occupa 1000 metri quadrati. Questo è il senso diciamo “educativo” del pasto una volta a settimana vegetariano che non è impositivo. La mozione dice “proporre nelle citate mense un menù solo vegetariano almeno una volta a settimana”. Cosa che si faceva un tempo, di non mangiare carne il venerdì.
Vi voglio ricordare che si consuma 86 chili di carne a testa all’anno in Italia. Negli anni ’70 se ne consumavano 36. Questa carne spesso è legata a cibo spazzatura piuttosto che ai prodotti nostri, si chiama Mac Donald.
La nostra proposta era un piccolo contributo per una rivoluzione necessaria, perché se si continua a non fare niente o a far poco nel contrasto rispetto a questo modello dominato dalle lobby big food noi non diamo un vero messaggio anche ai nostri giovani”