Tutte le notti, i sabati e i festivi, non sono in servizio gli unici dipendenti della sanità regionale preposti a manutenzione e riparazione di server, router e switch sui quali girano i software che ormai gestiscono integralmente l’attività del servizio sanitario pubblico. Questo genera un evidente problema per il personale sanitario e un disservizio per gli utenti. Due problemi superabili con una turnazione di questi dipendenti specializzati, riuniti nella Unità Operativa Complessa Infrastrutture AV, che ad oggi non esiste. E di questo abbiamo chiesto conto alla giunta regionale.
Da tempo sosteniamo che il personale sanitario dovrebbe dedicare il proprio tempo a garantire il servizio sanitario e avere accanto figure in grado di tracciare questa attività tramite i software aziendali. Ma oltre a questi impiegati da trasferire nella c.d. “linea di produzione sanitaria”, ci vorrebbe anche la presenza costante di chi controlla che le macchine girino a dovere.
Queste figure sono quanto mai necessarie, nel 2018, così come sarebbero necessari i disaster recovery plan che tracciano le disfunzioni prolungate di reti e/o tecnologie informatiche: strumento quest’ultimo fondamentale per tracciare l’inefficienza dei sempre più indispensabili sistemi informatici e consentire un miglioramento della performance.
Il tema dell’efficienza dei sistemi informatici in sanità è cruciale.
I software della sanità toscana sono in massima parte sviluppati da fornitori terzi, spesso molti operatori sanitari ne criticano la funzionalità e per di più una parte dei problemi di usabilità si collega al tema, che già da tempo abbiamo sollevato, dell’hardware vecchio in uso presso le Aziende Sanitarie. Come tutto questo sia possibile con centinaia di milioni di euro investiti ogni anno sull’argomento resta un mistero che vogliamo risolvere, anche tramite le risposte della giunta regionale.