Presentata mozione M5S in Consiglio regionale per disincentivare il processo di statalizzazione.
“Dal mese di gennaio 2019, l’amministrazione comunale di Pisa sta perseguendo la strada per la riduzione sistematica delle proprie scuole dell’infanzia, portando in avanti un piano di “statalizzazione” delle scuole dell’infanzia comunali. Al netto degli attacchi politici da parte di varie forze politiche nei confronti di questo procedimento, va riconosciuto che il processo di statalizzazione si sta progressivamente diffondendo nei vari comuni della Toscana, senza eccezione di colore della giunta: e penso che questo sia un grave errore.
Spostare la responsabilità da un ente locale, che ha più facilmente il polso del territorio e delle esigenze delle famiglie che lo abitano, al governo centrale sposta solo il problema da un livello istituzionale all’altro. Peggio ancora se questo avviene con le modalità di cui ho letto all’interno della Conferenza Zonale per l’educazione e l’istruzione della zona pisana. Il Governo è già pienamente impegnato con successo nell’aiutare le famiglie con contributi per gli asili nido, grazie a una copertura finanziaria di 9 miliardi di euro. La Regione e i comuni devono fare la loro parte e semmai coordinarsi per i fabbisogni con il governo centrale, senza demandare. A tal fine ho presentato una mozione in Consiglio regionale chiedendo che la Regione prenda ogni necessaria iniziativa affinchè il processo di statalizzazione delle scuole dell’infanzia comunali in Toscana venga disincentivato e si vada verso un processo di valorizzazione e tutela sul modello della scuola comunale inteso come servizio alle famiglie e al territorio”.