Lunedì 16 ottobre faremo un sopralluogo del Movimento 5 Stelle alle Terme di Montecatini insieme a Cristiano Berti, nostro portavoce comunale.

I cittadini non si lascino ingannare dalle dichiarazioni stampa del Partito Democratico. Quello che conta sono gli atti scritti dalla giunta PD-Rossi e nell’ultimo, la PDD 294, c’è scritto nero su bianco che dall’operazione di “cessione” delle Terme di Montecatini si aspettano un impatto finanziario massimo di 20,6 milioni di euro e minimo di 8,7 milioni. L’atto è pubblico e visto che il massimo è esattamente più del doppio del minimo ci chiediamo perché chi parteciperà alla gara dovrebbe spendere 20 milioni per qualcosa che la stessa Regione stima possa valere meno della metà.

Senza contare che sempre nello stesso documento la giunta scrive nero su bianco come il “99%” dell’operazione di cessione delle quote nelle società termali potrebbe ridursi solo ad un apporto di beni in natura, cioè immobili. Altra evidenza del livello di fiducia che la Regione ha in questa operazione di cessione delle quote.

Pensino i cittadini all’incredibile controsenso del piano PD: svendere le quote delle Terme di Montecatini, per chiudere la società e trovarsi nel 99% dei casi con la proprietà degli immobili termali, senza una società per gestirli. Una mossa che solo l’incredibile assenza di visione e rispetto di questa maggioranza poteva partorire. Quella che solo quattro giorni fa ha detto, per bocca di Fratoni, “non privatizziamo un’azienda qualsiasi ma un soggetto che ha intorno un’intera città” (Fonte Il Tirreno, 9 ottobre 2017). Si chiamerebbe “attività strategica” Fratoni, esattamente la condizione che vi consentirebbe la non dismissione delle quote.

GABRIELE BIANCHI

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