Il glifosato fa male a noi e all’ambiente, la Danimarca lo ha messo al bando da 14 anni e l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo classifica come probabile cancerogeno. Nonostante le campagne informative, ancora oggi molti cittadini usano pesticidi al glifosato spesso ignari di mettere a rischio la loro salute e quella del territorio nel quale questo pericoloso principio attivo viene poi sparso.
A questo punto, dopo il buon risultato di due anni fa – dove ottenemmo l’unanimità sulla nostra proposta di escludere i diserbanti chimici tra le soluzioni indicate nelle gare regionali per contenimento degli infestanti – chiediamo che la Toscana compia una scelta di indirizzo più forte: sposare la petizione ICE (Iniziativa Cittadini Europei) affinché il glifosato sia bandito da ogni pesticida vendibile in Europa.
La Petizione ha raccolto l’adesione di numerose associazioni e ONG ambientaliste, raggiungendo da subito numeri che lasciano ben sperare circa l’obiettivo numerico necessario per obbligare la Commissione Europea ad adottare una risposta formale sul tema. Servono 1 milione di sottoscrizioni e se il Consiglio regionale sposasse la causa potremmo ottenere un ottimo volano in una regione che vuole puntare sempre più su agricoltura biologica e riduzione dell’inquinamento.
Con l’occasione vi invitiamo a leggere il decalogo dei veleni elaborato dai nostri europarlamentari, dal quale abbiamo tratto l’immagine che vedete in questo post. Come sempre portiamo le battaglie a tutti i livelli istituzionali.
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