Firenze 28 agosto 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione alla giunta sulle problematiche inerenti il pendolarismo ferroviario nella tratta Arezzo – Firenze.
“In questa estate la tratta ferroviaria Arezzo – Firenze è stata protagonista di fatti gravi e disservizi sistematici tra i quali due incendi, il distaccamento della porta da un treno in corsa con successiva esclusione dalla Direttissima i treni Vivalto e i nuovi Jazz (in servizio da marzo 2015) e soprattutto sovraffollamento, ritardi cronici e sporcizia.
Come sottolineato dai pendolari del Valdarno – segnalano i consiglieri M5S – c’è un problema di utilizzo della linea veloce per garantire il trasporto pendolare aretino verso il capoluogo regionale, carenza di corse e l’evidente sottodimensionamento dei treni nella tratta, con inevitabile sovraffollamento. I disagi sarebbero ridotti aumentando i vagoni per convoglio – proseguono i Cinque Stelle – e/o con l’immissione su tali linee di treni adeguati alle esigenze dei passeggeri.
Riteniamo infatti impensabile che nel 2015 i lavoratori del Valdarno che devono essere a Firenze alle 7 siano costretti a partire alle 5 del mattino. Ma ancora più insostenibile – dicono i Cinque Stelle – è che a causa dell’attuale contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia, i rimborsi per i ritardi promessi dall’Assessore Ceccarelli ai pendolari non spetterebbero a chi arriva o parte da stazioni intermedie, con ritardi notevoli, perché i treni sulla linea aretina risultano in orario all’arrivo perché recuperano in tratti finali.
Abbiamo chiesto a Rossi e Ceccarelli quali soluzioni intendano porre in essere per queste problematiche – concludono i consiglieri M5S – suggerendo ulteriori servizi sulla linea e un nuovo contratto di servizio dove i rimborsi per i ritardi sono calcolati sulla media del ritardo realizzato lungo la tratta e non solo all’arrivo finale. Infine vogliamo sapere che tipo di treni saranno garantiti sulla tratta lenta del Valdarno e sulla Direttissima”.