“La violenza contro le donne rappresenta una delle più gravi violazioni dei diritti umani nel mondo e un fenomeno sistemico che richiede risposte urgenti e coordinate. Ogni tre giorni, una donna viene uccisa in Italia; migliaia subiscono abusi fisici, psicologici, sessuali ed economici. Dietro ogni numero di telefono che chiama un Centro antiviolenza si nasconde una realtà di dolore e una responsabilità collettiva che non possiamo ignorare.
I dati più recenti evidenziano una crescente consapevolezza88 nei primi nove mesi del 2024, i contatti al 1522 – il numero antiviolenza e stalking – sono aumentati del 57% rispetto all’anno precedente. Inoltre, molte vittime che denunciano violenze non hanno autonomia economica – in Italia il 37% delle donne non hanno un conto corrente intestato – un fattore che ostacola l’uscita da relazioni abusanti. E quando la violenza colpisce delle madri, spesso coinvolge anche i figli, con effetti drammatici sul piano sociale e psicologico.
In questo scenario allarmante, il sistema educativo è una risorsa fondamentale: le scuole devono promuovere l’educazione al rispetto e all’uguaglianza, contrastando gli stereotipi di genere. Mentre i centri antiviolenza e i servizi di supporto alle donne devono essere potenziati, così come le misure per favorire l’indipendenza economica delle donne.
Ma per affrontare un fenomeno così radicato, sono necessari investimenti adeguati. Lo 0,56% del bilancio statale destinato alle politiche di parità è insufficiente. È urgente attuare un piano nazionale integrato che coinvolga il sistema scolastico, il welfare, il mercato del lavoro e il settore giudiziario.
L’eliminazione della violenza di genere deve diventare una priorità politica. Proteggere le donne significa costruire una società più giusta, in cui la dignità e la sicurezza siano garantite per tutte e per tutti.
Facciamolo insieme!”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana, in un post pubblicato su Facebook.