“Vogliamo chiarezza sull’iter procedurale che porterà alle nuove assunzioni previste per l’Agenzia regionale toscana per l’impiego, occorrono garanzie che tengano conto della professionalità acquisita da chi ha già svolto in passato questo genere di lavoro”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, che ha depositato un’interrogazione alla giunta.
Arti è titolare della gestione regionale del servizio che ha il compito di far incontrare domanda e offerta nel mondo del lavoro. Al fine della messa in funzione del Reddito di cittadinanza le regioni sono state autorizzate a incrementare la dotazione organica di personale per il supporto amministrativo delle politiche attive del lavoro.
“Nei prossimi anni – spiega Galletti – sono previste assunzioni con contratti sia a tempo determinato che indeterminato. Parliamo di un intervento sostenuto dallo Stato con un miliardo di euro all’anno. Vorremmo sapere in Toscana quanti saranno gli assunti con un genere di contratto a termine e quanti con l’altro”. Non solo: per procedere al reclutamento del personale nel triennio 19/21 è previsto lo scorrimento delle graduatorie approvate a partire dal Primo gennaio di quest’anno.
“Un iter – sottolinea l’esponente del M5S – che comporterà lo svolgimento di bandi di concorso, uno pare sia previsto per il 30 giugno di quest’anno.Accanto a questo apprendiamo dalla stampa che la Regione sta lavorando pure alla firma di un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali, atto i cui contenuti, a oggi, non sono ufficialmente noti. Si fa un gran parlare di valorizzazione dell’esperienza maturata dagli operatori, ma vorremmo comprendere come questo possa realizzarsi all’atto pratico. Sì, perché molti degli attuali dipendenti del Consorzio Servizi Lavoro rischiano di non riuscire a partecipare al concorso previsto per fine giugno con la spiacevole conseguenza di ritrovarsi, poi, nel dicembre 2020, al termine del loro contratto, disoccupati. Sarebbe invece opportuno – conclude Galletti – mettere sul piatto un idoneo principio di merito che vada a premiare chi ha accumulato nella propria esperienza lavorativa delle competenze che potranno tornare utili nel riassetto dell’Agenzia regionale toscana per l’impiego”.